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ABC-Lab. Aesthetics for Biological Conservation. Laboratorio interdipartimentale di Estetica ed Environmental Humanities per la Conservazione Biologica

Anno di costituzione: 2022

 

Coordinatore scientifico
Maria Grazia Portera (DILEF)

 

Composizione unità di ricerca

DAGRI Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie Alimentari Ambientali e Forestali

Marco Fioravanti, Martina Pollastrini, Luisa Ghelardini

 DILEF Dipartimento di Lettere e Filosofia

Mariagrazia Portera, Vincenzo Zingaro, Luca Degl’Innocenti, Andrea Mecacci

FORLILPSI Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia

Nicola Turi, Diego Salvadori, Cosimo di Bari, Fulvio Cervini

BIO Dipartimento di Biologia

Leonardo Dapporto, Bruno Foggi, Andrea Coppi, Elena Tricarico, Federico Cappa, Claudia Bruschini

DIDA Dipartimento di Architettura

Giuseppe Lotti, Eleonora D’Ascenzi, Francesco Cantini, Irene Fiesoli, Marco Marseglia, Tessa Matteini, Anna Lambertini

Membri esterni

Alessandro Cini, (Università di Pisa), Elena Casetta (Università di Torino), Francesco Valagussa (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano), Serenella Iovino (University of North Carolina), Simona Bonelli (Università degli Studi di Torino), Gianluca Gemmani (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano), Fabrizio Desideri, Giulia Simbula

Oggetto e finalità

“ABC-Lab. Aesthetics for Biological Conservation. Laboratorio Interdipartimentale di Estetica ed Environmental Humanities per la Conservazione Biologica” nasce dalla volontà di individuare uno spazio dinamico di lavoro, ricerca e discussione sui temi delle “Environmental Humanities” per la conservazione biologica all’interno dell’Università di Firenze. In particolare, ABC-Lab mette a tema lo specifico apporto dell’estetica – e, più in generale, della filosofia, della letteratura, delle scienze del progetto, delle arti – in stretta cooperazione con le scienze naturali e ambientali, per una più approfondita discussione e gestione della crisi ecologica. Benché le Environmental Humanities rappresentino all’estero, soprattutto in UK, USA, Australia, una piattaforma di ricerca ormai consolidata da oltre un quindicennio, l’accademia italiana sta assai più lentamente aprendosi ad approcci umanistici alla questione ecologica nell’attuale catastrofe ambientale. L’istituzione dell’Unità di ricerca ABC-Lab intende dunque:

- Fornire una cornice formale e una piattaforma virtuale e fisica di lavoro comune attorno alla linea di ricerca delle “Environmental Humanities” (originale e nuova per il panorama italiano) centrata sull’approccio umanistico (nello specifico, benché non esclusivamente, estetico-filosofico) ai temi della crisi ecologica, della sostenibilità ambientale e della tutela della biodiversità, in stretta cooperazione con le scienze biologiche e ambientali. I proponenti hanno già maturato ampia esperienza sul tema, anzitutto grazie alla co-conduzione (Portera, Dapporto) del progetto competitivo d’Ateneo 2021-2022 “Unveiling, assessing and taking advantage of the aesthetic dimension in conservation practices: butterflies as a case study, between new theoretical insights and practical applications" (www.unveiling.eu), al quale l’istituzione dell’Unità di ricerca fornirà un importante orizzonte di continuità, e del progetto "Smart beauty. Teoria e pratica del ruolo della dimensione estetica nelle strategie di conservazione delle specie a rischio", contratto di ricerca 2022-2024 di cui al DM 1062/2021; inoltre, grazie alla co-organizzazione di due cicli di seminari specialistici su “Estetica, ecologia, biodiversità” con relatori nazionali e internazionali negli a.a. 2020/2021 e 2021/2022.

- Attrarre studiosi nazionali (del nostro Ateneo e di altri atenei italiani) e internazionali interessati alle “Environmental Humanities”, con attenzione specifica all’approccio estetico alla questione ecologica ma con apertura a prospettive provenienti dalla filosofia in generale (environmental philosophy; filosofia della biologia), dalla letteratura italiana e straniera (eco-criticism, ecopoetics, animal studies), dalle arti, dalle scienze museali, dalla comunicazione, dal design e la progettazione eco-sostenibile, dall’ecologia del paesaggio, oltre che dalle scienze biologiche e ambientali. L’intento, in tal modo, è agevolare l’incontro, la conoscenza reciproca, lo scambio interdisciplinare, la messa a punto, progettazione e verifica di metodologie di ricerca a cavallo tra scienze umane e sociali e scienze biologiche e ambientali. L’istituzione di questa unità di ricerca nasce dalla consapevolezza della necessità urgente di un “luogo” (anzitutto virtuale: si prevede la creazione e la gestione di un network attraverso mailing list, incontri periodici, organizzazione di seminari in presenza e online ecc.) che faccia da catalizzatore di interessi interdisciplinari già presenti nell’Accademia italiana ma ancora dispersi;

- Promuovere all’interno del nostro Ateneo la formazione interdisciplinare e la collaborazione interdipartimentale tra scienze umane e sociali e scienze biologiche e ambientali, anche attraverso la proposta di occasioni di didattica (seminari e workshop) che possano favorire nei giovani ricercatori in crescita (dottorandi, giovani assegnisti) lo sviluppo di specifiche competenze interdisciplinari a livello contenutistico e metodologico;

- Promuovere e coordinare convegni e iniziative di divulgazione scientifica, coordinare la stesura di pubblicazioni comuni e la stesura e presentazione di progetti di ricerca condivisi, con attenzione ai finanziamenti nazionali ed europei e in stretta sinergia con gli Uffici Ricerca del nostro ateneo.

 

Ultimo aggiornamento

16.02.2024

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