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LIVE CAST 2 | Laboratori Innovativi per Versioni Evolute di Castagneto da Frutto

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FEASR - PSR 2014/2020 GAL FAR MAREMMA Sottomisura 16.2
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Responsabile scientifico

Alberto Maltoni

Gruppo di lavoro

Alberto Maltoni

Claudia Cocozza

Sabrina Raddi

Fabio Bandini

Principali obiettivi

L’obiettivo principale del progetto LIVE CAST 2 è quello di recuperare e innovare il settore della castanicoltura da frutto proponendo e diffondendo innovativi modelli colturali, come nuove e possibili opportunità di sviluppo del territorio in modo da far rimanere la popolazione nelle aree rurali interne, anche grazie a nuove possibilità di occupazione agricola.

Fra gli obiettivi secondari specifici, vi sono: il ripristino di aree agricole e castanicole, abbandonate, proprio grazie ai “modelli obiettivo” proposti, che hanno anche una forte valenza dimostrativa. Il progetto, ha testato tre “modelli obiettivo” di castagneto da frutto, che consentano la replicabilità nell’area, grazie anche alla divulgazione compiuta dall’Associazione per la Valorizzazione della Castagna del Monte Amiata IGP.

I modelli testati, hanno dunque lo scopo di dare indicazioni metodologiche e operative a chi vuole intraprendere un percorso di recupero attivo del territorio, in particolare nel settore castanicolo. Tali percorsi sono strettamente legati alle dinamiche di sviluppo rurale dell’area.

Attorno al tema della castanicoltura attiva, si è mobilizzata l’Associazione per la Valorizzazione della Castagna del Monte Amiata IGP che intende valorizzare il settore; “valorizzare” significa creare valore (ambientale, paesaggistico, culturale, estetico e anche di reddito).

Abstract

Sono stati messi a punto e realizzati 3 modelli di castagneto da frutto innovativi: castagneto da frutto realizzato per innesto a partire da un ceduo giovane, castagneto da frutto realizzato per innesto a partire da un ceduo invecchiato, piantagione di castagno da frutto intensiva ad alta densità con impianto di irrigazione.

Elementi innovativi introdotti sono: la tecnica di innesto mirata a ridurre i sempre più frequenti danni da fauna selvatica evitando la spesa per la realizzazione di una recinzione, l’elevata densità (prevedendo sesto e distanze dinamici nel tempo), la conformazione delle piante caratterizzata da un ridotto sviluppo in altezza (in modo da facilitare e rendere economicamente sostenibili in futuro i costi di potatura) e l’impiego di sensori per il monitoraggio dello stato fisiologico delle piante finalizzato alla realizzazione delle pratiche colturali nei momenti in cui queste possono avere la massima efficacia. Nel caso dell’impianto si è utilizzato materiale vivaistico di nuovo tipo con lo scopo di ridurre le crisi di trapianto.

Risultati conseguiti

Costituzione di nuovi castagneti da frutto per innesto di ceduo:

  1. La preparazione dei portainnesti , realizzata con il rilascio di alcuni getti epicormici dopo capitozzatura, si è rivelata molto più semplice nel caso di polloni molto giovani. Operando su polloni di età superiore a 15 anni e diametro superiore a 12-15 cm (misurata a 1,3m di altezza) le piante rispondono alla capitozzatura con l’emissione di numerosissimi polloni che rendono il lavoro di selezione, per il rilascio di 3-4 getti porta innesto, molto dispendioso in termini di tempo; inoltre non facile risulta l’individuazione di getti inseriti solidamente sul fusto del pollone in modo da non andare incontro a distacchi e rotture (“scosciamenti”) fin dalle prime fasi di sviluppo dell’innesto.
  2. Fra le 2 tecniche di innesto utilizzate (spacco pieno e zufolo) la tradizionale tecnica dell’innesto a zufolo (detto anche a cannello) si è rivelata la migliore dal punto di vista della resistenza a danni meccanici (ad es. dovuti a forti raffiche di vento come accaduto durante la stagione vegetativa 2022).
  3. La tecnica di potatura verde su getto erbaceo si è rivelata estremamente interessante per l’efficacia nell’accorciare i tempi di formazione della chioma (e quindi di attesa delle prime fruttificazione) e dal punto di vista fitosanitario dato che il 100% degli interventi è risultata esente agli attacchi di cancro corticale che abitualmente rappresenta.
  4. I sensori utilizzati (dendrometri) sono risultati efficaci nel monitorare l’attività delle piante e possono essere vantaggiosamente utilizzati per dettare la tempistica delle pratiche colturali (quali potature di formazione e, estendendone l’uso nella piantagione, irrigazione).

Impianto intensivo di castagno da frutto:

  1. L’impiego di materiale vivaistico allevato in contenitori innovativi ha consentito di accorciare i tempi realizzando innesto e messa a dimora nella stessa stagione vegetativa mantenendo buone percentuali di attecchimento e sopravvivenza anche in una stagione vegetativa particolarmente arida come quella del 2022.
  2. L’irrigazione ha facilitato non solo l’attecchimento ma ha sostenuto a lungo la crescita longitudinale dei getti lasciando ipotizzare per il futuro la concreta possibilità di realizzare ripetuti interventi di potatura di formazione accorciando i tempi di formazione della chioma (e quindi di attesa delle prime fruttificazione)

Durata

Inizio: 04/03/2021

Conclusione: 28/12/2022

Proroga: 28/03/2023

Ente finanziatore e bando

UE Fondi indiretti FEASR - PSR 2014/2020 - GAL FAR MAREMMA bando attuativo della misura 16.2 con scadenza 18 novembre 2019

I partner

Vedi la pagina del progetto

Beneficiari

 

Collegamenti

Sito web progetto: https://www.livecast2.it/

 

Ultimo aggiornamento

22.01.2024

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