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QUALI BIRRE | Miglioramento della qualità delle birre agricole toscane nelle dinamiche di mercato e nelle strategie di diversificazione multifunzionale

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FEASR - PSR 2014/2020 PS-GO 2017
logo PSR Programma Sviluppo Rurale logo Unione Europea logo Repubblica Italiana   

Sostegno per l’attuazione dei Piani Strategici e la costituzione e gestione dei Gruppi Operativi (GO) del Partenariato Europeo per l’Innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura (PEI - AGRI) 

Responsabile scientifico

Silvio Menghini

Abstract

Lo scopo del progetto è quello di elevare le conoscenze dei birrifici agricoli artigianali in merito alle tecniche di produzione brassicola, curando in particolare gli aspetti relativi alla qualità e serbevolezza del prodotto artigianale che, non potendo essere pastorizzato e filtrato, richiede particolari attenzioni sia nelle fasi di produzione, sia in quelle successive di commercializzazione. Il progetto affronta tali tematiche alla luce delle opportunità di forte crescita della domanda: opportunità che per essere colte necessitano imprenditori capaci di garantire continuità nei livelli qualitativi, con una shelf life idonea alle nuove forme di distribuzione.

Risultati attesi

Il progetto consentirà di individuare le criticità e le forme di monitoraggio lungo il processo produttivo brassicolo agricolo al fine di migliorare la qualità dei prodotti offerti. Oltre alle innovazioni di carattere tecnico produttivo, verranno individuate e formulate innovazioni organizzative e gestionali utili a migliorare la distribuzione e gestione della shelf life. I risultati ottenuti saranno sintetizzati in una pubblicazione sulle buone pratiche tecniche utili a diminuire i rischi di contaminazioni indesiderate durante la produzione e sulle strategie di marketing utili alla valorizzazione commerciale del prodotto, favorendo una ulteriore forma di diversificazione multifunzionale

Principali risultati conseguiti

La birra artigianale da prodotto di nicchia riservato a pochi appassionati è ormai divenuta oggi una delle tante eccellenze dell’agroalimentare italiano. In venti anni gli opifici, da poche unità concentrate in alcune regioni, si sono diffusi nell’intero territorio nazionale: un fenomeno in decisa e continua crescita che, dal 2010, sta interessando anche le imprese del primario.

L’incontro del 30 novembre è stata l’occasione per parlare dei birrifici agricoli toscani esaminando le opportunità e i rischi che in questo momento il mercato propone. L’evento, prendendo spunto dai risultati dei lavori svolti nell’ambito del progetto “QualiBirre”, è servito per porre in evidenza come le sfide del futuro richiedano prodotti di massimo livello qualitativo per i quali e necessario definire precisi protocolli di controllo inquadrati in un sistema organico di gestione aziendale della qualità. L’incontro è stato anche l’occasione per considerare le opportune strategie di marketing necessarie per valorizzare il sistema dei controlli sul mercato finale: tutto ciò non trascurando come i birrifici agricoli, nel dare un fondamentale impulso allo sviluppo di nuova filiera locale, abbiano l’opportunità di cogliere i molteplici vantaggi della diversificazione multifunzionale, sia nei termini dei vantaggi che offre la verticalizzazione aziendale del processo produttivo, che attraverso le nuove forme di attrattività e di turismo locale che si generano.

Presentazione pubblica finale

30 novembre 2022 ore 9.00-13.00

Risultati finali

MANUALE DELLE BUONE PRATICHE E RELAZIONE TECNICA FINALE

I partner

Beneficiari

Birrifici agricoli e aziende agricole produttrici di materie prime

Collegamenti

Link progetto: https://www.qualibirre.it/il-progetto/

Osservatorio Obiart

Ultimo aggiornamento

22.01.2024

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